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Progetto Microcredito Donna

Legislazione

Legge n. 106 del 12 luglio 2011 - art 8 comma 4 bis
Trasformazione del Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito in Ente Nazionale per il Microcredito.

TITOLO V del Testo Unico Bancario
Testo del Titolo V del TUB in vigore dal 19 settembre 2010.

Gazzetta Ufficiale in vigore dal 19 settembre 2010 (PDF, 104 KB)
Disciplina del microcredito nel Testo Unico Bancario.

Legge approvata il 1 maggio 2010 - Titolo XIII, art.106 (PDF, 64 KB)
Disposizioni programmatiche e correttive per l'anno 2010 della Regione Sicilia - Norme in materia di attività produttive.

Modifica del titolo V del TUB (PDF, 231 KB)
Proposte di modifica del titolo V del TUB e osservazioni del Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito.

ODG 9/02100-A/010 presentato il 27 aprile 2010, seduta n. 312 (PDF, 88.2 KB)
Sostegno di iniziative sul microcredito al fine di reintegrare nella società tutti quei cittadini in condizioni svantaggiate e di povertà, in allineamento con le direttive UE, e prevedendo l' utilizzo del Fondo Sociale Europeo per l'istituzione di un Fondo di garanzia e sviluppo finalizzato a supportare le attività di finanziamento dei progetti di microcredito.

ODG 9/02936-A/233 presentato il 16 dicembre 2009, seduta n. 259 (PDF, 91.2 KB)
Affidamento al Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito di compiti di monitoraggio e assistenza nell'impiego delle risorse economiche attribuite ai lavoratori in caso di sospensione dal lavoro o di disoccupazione.

Legge 3 agosto 2009 n.102 art.2 comma 4-bis (PDF, 354 KB)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° luglio 2009, n.78, recante provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali.Pubblicata nella Gazz. Uff. 4 agosto 2009, n. 179, S.O.

ODG 9/02468/058 presentato il 17 giugno 2009, seduta n. 189 (PDF, 90.3 KB)
Promozione e sostegno di programmi di microcredito a favore del territorio abbruzzese colpito dal sisma dell'aprile 2009.

Legge 11 marzo 2006, n. 81 (PDF, 28.8 KB)
Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 2, recante interventi urgenti per i settori dell'agricoltura, dell'agroindustria, della pesca, nonché in materia di fiscalità d'impresa.Pubblicata nella Gazz. Uff. 11 marzo 2006, n.58, S.O.

Legge 24 dicembre 2007, n. 244 art.2 commi 185-186-187 (PDF, 1.3 MB)
Riconoscimento del Comitato Nazionale Italiano Permanente per il Microcredito come Ente di diritto pubblico.Pubblicata nella Gazz. Uff. 28 dicembre 2007, n.300, S.O.

Legge 26 febbraio 1987, n. 49 (PDF, 144 KB)
Nuova disciplina della cooperazione dell'Italia con i paesi in via di sviluppo.

Dpr n. 177 del 12 aprile 1988 (PDF, 153 KB)
Regolamento di esecuzione della Legge 26 febbraio 1987, n.49.

Legge 23 dicembre 1996, n. 662, art.2 comma 100 lett. a) (PDF, 92.6 KB)
Pubblicata nella Gazz. Uff. n. 303 del 28 dicembre 1996
Misure di razionalizzazione della finanza pubblica - Istituzione di un fondo di garanzia.

Decreto legislativo del 21 aprile 2000 (PDF, 76.1 KB)
Incentivi all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego in attuazione dell'art. 45, comma 1, della legge 17 maggio 1999, n. 144.

Decreto legislativo del 18 aprile 2005 (PDF, 64.9 KB)
Adeguamento alla disciplina comunitaria (raccomandazione della CE 2003/361 del 6 maggio 2003) dei criteri di individuazione di piccole e medie imprese.

FAQ Microcredito Donna

Che cosa è il microcredito?
In Italia, il microcredito è disciplinato dagli articoli 111 e 113 del Testo Unico Bancario (TUB)
Qui parliamo solo di microcredito alle imprese femminili.



A quanto ammonta il finanziamento?

I finanziamenti concessi non possono superare i 25.000 euro.



Cosa differenzia il microcredito da un prestito bancario tradizionale?

Oltre all’entità dell’importo, il microcredito imprenditoriale per definirsi tale deve essere accompagnato dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.
I soggetti richiedenti, infine, non devono offrire garanzie reali (es. ipoteche sulla casa ecc.)
Per la piena operatività di tale normativa, si è in attesa delle emanazioni di appositi decreti attuativi da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia.




Oltre all’entità dell’importo, il microcredito imprenditoriale per definirsi tale deve essere accompagnato dalla prestazione di servizi ausiliari di assistenza e monitoraggio dei soggetti finanziati.
I soggetti richiedenti, infine, non devono offrire garanzie reali (es. ipoteche sulla casa ecc.)
Per la piena operatività di tale normativa, si è in attesa delle emanazioni di appositi decreti attuativi da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Banca d'Italia.



Cosa s’intende per servizi ausiliari (o servizi non finanziari) nell’ambito del microcredito imprenditoriale?

Per quanto riguarda il microcredito imprenditoriale, i servizi ausiliari di carattere non finanziario possono essere effettuati sia nella fase “pre-erogazione” che in quella “post-erogazione” del microcredito. Nella fase “pre-erogazione” consistono in servizi di informazione, orientamento, pre-valutazione dell'idea imprenditoriale, tutoring per l'elaborazione dell'idea progettuale, formazione su tempi economici, finanziari ed operativi; nella fase post-erogazione, si sviluppano in servizi di tutoring per la verifica dell'andamento dell'attività economica, formazione, mentoring, coaching, monitoraggio.




Per quanto riguarda il microcredito imprenditoriale, i servizi ausiliari di carattere non finanziario possono essere effettuati sia nella fase “pre-erogazione” che in quella “post-erogazione” del microcredito. Nella fase “pre-erogazione” consistono in servizi di informazione, orientamento, pre-valutazione dell'idea imprenditoriale, tutoring per l'elaborazione dell'idea progettuale, formazione su tempi economici, finanziari ed operativi; nella fase post-erogazione, si sviluppano in servizi di tutoring per la verifica dell'andamento dell'attività economica, formazione, mentoring, coaching, monitoraggio.



Che cos'è un Fondo di garanzia?

I programmi di microcredito sono esposti, come ogni finanziamento, al rischio che il beneficiario del prestito non sia in grado di rimborsare quanto ricevuto. Il soggetto finanziatore ha, quindi, l'esigenza di coprirsi dal rischio del mancato rimborso, anche in considerazione del fatto che i soggetti destinatari del microcredito sono individui o microimprese che generalmente hanno scarsa disponibilità, o addirittura sono privi, di garanzie.


Per questo, molte istituzioni, sia pubbliche che private, forniscono risorse, costituite in fondi di garanzia, da impiegare a copertura dei microfinanziamenti concessi dall'istituzione finanziaria.


Il fondo di garanzia deve essere gestito da un intermediario finanziario vigilato e garantisce una quota parte del finanziamento. Ogni volta che viene erogata una garanzia, nel fondo viene accantonata una quota di risorse da utilizzare in caso di mancato rimborso del prestito (per capitale e interessi) da parte del beneficiario del microcredito.


Qualora ne ricorrano le condizioni, il fondo di garanzia può operare con un "moltiplicatore", che consente di erogare finanziamenti per un ammontare complessivo superiore alla reale disponibilità del fondo stesso e, quindi, di raggiungere un numero maggiore di clienti (c.d. "effetto leva"). In caso contrario, la garanzia viene concessa nei limiti delle disponibilità del fondo e, pertanto, con un rapporto 1 a 1.

Documenti Microcredito Donna

Bibliografia


Nell’ambito dell’attività multidisciplinare del “Progetto Monitoraggio” promosso dall'Ente Nazionale per il Microcredito, è stata avviata una ricerca consistente nel reperimento, acquisizione e schedatura di materiale bibliografico e fonti documentali on line.

A tale scopo sono stati rintracciati e analizzati tutti quei siti internet che si occupassero direttamente e indirettamente delle tematiche del Microcredito e della Microfinanza nel panorama mondiale, comunitario, nazionale, regionale e locale, a livello bancario, economico, finanziario, giuridico, storico e sociale. Parallelamente sono stati individuati volumi, saggi, pubblicazioni, riviste, atti di convegni e di seminari e altro ancora sugli stessi argomenti.

È stato, dunque, selezionato e raccolto il seguente materiale:

 

  • 94 volumi;
  • 96 atti di convegni e seminari, estratti da rapporti, presentazioni (PPT), pubblicazioni, saggi, riviste e altro;
  • 205 siti internet.

Microcredito donna

Il progetto Microcredito Donna parla a tutte le donne che vogliano "ripartire da sé" ovvero dalla possibilità di creare una propria impresa, senza dover fornire garanzie reali alla banca, o chiedere aiuto alla famiglia, sia un genitore o il proprio marito/compagno. Il microcredito può risolvere il problema dell'accesso al credito che da sempre penalizza le donne più degli uomini: tassi d'interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto maggiore richiesta di garanzie.

ENM non è un ente erogatore, quindi non dà direttamente del denaro, ma indirizza la futura imprenditrice verso le soluzioni disponibili

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