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Progetto Microcredito Donna

"Microcredito come strumento di sviluppo economico e rilancio dell’occupazione"

Verona, "microcredito come strumento di sviluppo economico e rilancio dell'occupazione"„17 giugno 2014"
Il sindaco di Verona Flavio Tosi ha partecipato, il 17 giugno scorso in Gran Guardia, al convegno "Il Microcredito quale strumento di sviluppo economico-sociale e di rilancio dell'occupazione", promosso dall'Amministrazione comunale di Verona, dall'Ente nazionale per il microcredito e da Acque Veronesi. Presenti l'onorevole Mario Baccini, presidente dell'Ente nazionale per il microcredito, il presidente di Acque Veronesi Massimo Mariotti, moderatore dell'incontro, e il responsabile dell'ufficio Antiusura del Comune Damiano D'Angelo.
"Ringrazio tutti coloro che oggi sono intervenuti, mettendo a disposizione esperienze e conoscenze – ha detto Tosi – e il responsabile dell'ufficio Antiusura del Comune per il servizio che presta gratuitamente per sostenere le vittime di usura. Dopo questo convegno, e una volta capite le dimensioni di quanto di può fare attraverso il microcredito per le famiglie e gli imprenditori che hanno bisogno di un aiuto per riuscire a generare ricchezza, l'impegno sarà quello di confrontarsi con gli istituti finanziari per creare un progetto mirato a dare delle risposte concrete, sotto l'egida dell'ente nazionale preposto a questa attività".

Erogazione micro finanziamenti lazio

Avviso pubblico per l'erogazione di finanziamenti di microcredito nell'ambito del progetto pilota Microcredito - Donna nel Lazio.

L'Ente Nazionale per il Microcredito, ai sensi della legge 24 Dicembre 2007 n.244, art.2, commi 185-186-187, della Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2010 e dell'art. 23, comma 10-bis della Legge del 17 dicembre 2012 n. 221, per la realizzazione del progetto pilota Microcredito-Donna, indice un avviso pubblico per l'erogazione di microcrediti, del valore massimo di 25 mila euro, per persone fisiche o giuridiche, a rilevante presenza femminile, che vogliono avviare, o hanno già avviato un'attività imprenditoriale avente sede e ambito d'operatività nel Lazio.

Obiettivi:
L'avviso ha l'obiettivo di promuovere l'impiego e sostenere la microimprenditorialità ed il lavoro femminile finanziando l'avvio di nuove attività imprenditoriali ovvero la realizzazione di nuovi investimenti e/o il consolidamento di investimenti nell'ambito di iniziative già esistenti, da parte di tutti quei soggetti, persone fisiche e persone giuridiche che, per condizioni soggettive e oggettive, si trovino in difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito.

A chi si rivolge:
Persone fisiche - l'avviso si rivolge a tutti i residenti della Regione Lazio che hanno i seguenti requisiti:
1. essere cittadini dei Paesi dell'Unione Europea o cittadini di altri paesi se in possesso di carta di soggiorno o regolare permesso di soggiorno;
2. aver compiuto 18 anni di età, alla data di presentazione della proposta;
3. avere i requisiti di persona onesta, onorata e responsabile, ovvero non aver riportato condanne con sentenza definitiva per reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o altra utilità di provenienza illecita di cui agli articoli 416bis, 648 bis e 648 ter del codice penale;
4. non trovarsi in alcuna delle cause di esclusione previste dall'art. 38 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.(divieto a contrarre con la Pubblica Amministrazione);
5. non svolgere attività illegali;
6. non svolgere attività che discrimino la donna, le categorie deboli o i gruppi minoritari;
7. non svolgere attività che non rispettino i diritti sociali e morali dei lavoratori.

Persone giuridiche – oltre al rispetto dei requisiti precedenti, le ditte individuali, le cooperative, le società di persone e le società di capitali che faranno richiesta, dovranno garantire un'adeguata presenza femminile nella compagine societaria e/o garantire l'occupazione femminile.

L'attività imprenditoriale potrà essere organizzata nella forma della:
1. microimpresa costituenda o costituita (comprese le cosiddette "professioni intellettuali");
2. impresa del terzo settore costituenda o costituita (associazione riconosciuta o cooperativa sociale);

Le modalità di accesso:
Le domande di ammissione dovranno esser inoltrate a partire dalle ore 13:00 del giorno 28 luglio 2014, esclusivamente tramite il form pubblicato sul sito www.microreditodonna.it.
Le richieste saranno valutate in stretto ordine cronologico ed avranno priorità le donne che hanno partecipato con successo al corso di orientamento all'Imprenditoria realizzato dall'Ente Nazionale per il Microcredito.
Ogni beneficiaria potrà avere accesso ad un solo intervento finanziario.
Il servizio di selezione, supporto allo sviluppo dell'idea imprenditoriale, assistenza tecnica, tutoraggio e monitoraggio verranno effettuati, su incarico dell'Ente Nazionale per il Microcredito, dalla società Microcredito per l'Italia (MxIT) i cui operatori contatteranno le candidate per fissare un colloquio presso la loro sede di Roma.

SCHEDA PRODOTTO

A chi è destinato?

Donne disoccupate, inoccupate o occupate con contratti di lavoro atipici residenti nella Regione Lazio.

Soggetti giuridici aventi sede legale nella regione Lazio con adeguata presenza femminile nella compagine societaria e/o che garantiscano occupazione femminile.

Per quali attività è possibile richiedere il finanziamento Micro o piccola impresa, libera professione,cooperativa o associazione, già esistenti o di nuova costituzione.
Forma tecnica Mutuo chirografario
Importo massimo 25.000 euro, per progetti il cui costo complessivo non superi 75.000 euro
Durata Fino a 60 mesi, comprensivi di pre-ammortamento
Tasso massimo di interesse Euribor 3 mesi + 4,50
Garanzie rilasciate da MxIT alla banca 75%
Garanzia supplementare esigibile dalla banca (a richiesta) Solo garanzie personali per il 25% massimo
 Pre-ammortamento Fino ad un massimo di dodici mesi
Rate Mensili
Tasso di mora 0,80% rispetto al tasso pattuito per il finanziamento
Commissioni istruttoria Nessuna
Spese estinzione anticipata Nessuna
Contributo di sostenibilità (a carico della banca erogatrice) La Banca partecipa con un contributo a favore di MxIt dell’1% dell’importo garantito
Tempi di erogazione Massimo 30 giorni lavorativi dalla presentazione della richiesta di finanziamento del cliente alla Banca
 

Storia

Quando parliamo di microcredito non si può non citare l'economista Muhammad Yunus, Nobel per la Pace, fondatore e presidente della Grameen Bank, la cui "rivoluzione" consiste soprattutto nell'aver fatto tesoro di un'esperienza plurisecolare, adattandola alle esigenze specifiche del suo paese, il Bangladesh.
Questa banca rurale nasce, infatti, per concedere prestiti e supporto organizzativo ai più poveri, riuniti in gruppi di beneficiari, tradizionalmente esclusi dal sistema di credito tradizionale. Sull'esempio della Grameen Bank, che oggi è la quinta banca del Bangladesh, diverse Organizzazioni Non Governative (ONG) internazionali hanno adottato nel corso degli ultimi venti anni programmi di microfinanza/microcredito, al fine di integrare progetti d'intervento a sostegno dell'economia locale dei Paesi in via di Sviluppo.
Il potenziale contributo del microcredito alla lotta alla povertà è da qualche anno, inoltre, riconosciuto anche dalle grandi istituzioni mondiali deputate a sostenere lo sviluppo: la Banca Mondiale, il Fondo Monetario Internazionale e le Nazioni Unite.
Su impulso proprio delle Nazioni Unite, che chiesero a tutti i paesi membri di creare dei comitati per ragionare sul tema della povertà e di far emergere soluzioni concrete per sradicarla, L'Italia ha risposto con grande prontezza ed efficacia a questo appello attraverso la creazione, nel 2005, del Comitato per il Microcredito. La sua successiva trasformazione in Ente Nazionale tramite il decreto legge governativo del 13 maggio 2011, n. 70, pone l'Italia oggi come avanguardia per lo sviluppo e l'affermazione dello strumento della microfinanza nei paesi industrializzati.
Non è un caso se dunque la Via italiana al microcredito e alla microfinananza, che il Comitato ha iniziato a percorrere nel 2005, stia aprendo un solco all'interno dell'economia sociale di mercato individuando nel microcredito un nuovo strumento di welfare.
In questo scenario, a partire dall'aprile del 2012, l'ENM, tra le varie funzioni assolte, individuate dal quadro normativo nazionale e internazionale, ha focalizzato la sua attenzione su una categoria spesso discriminata per quel che riguarda l'accesso al credito, le donne. Da qui ha avuto inizio un lavoro teso a individuare e superare i principali ostacoli che le donne incontrano per chiedere e ottenere credito e finanza per le loro microimprese che ha portato alla nascita del progetto "Microcredito e donna".

Obiettivo

Il progetto Microcredito Donna parla a tutte le donne che vogliano "ripartire da sé" ovvero dalla possibilità di creare una propria impresa, senza dover fornire garanzie reali alla banca, o chiedere aiuto alla famiglia, sia un genitore o il proprio marito/compagno. Il microcredito può risolvere il problema dell'accesso al credito che da sempre penalizza le donne più degli uomini: tassi d'interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto maggiore richiesta di garanzie.

ENM non è un ente erogatore, quindi non dà direttamente del denaro, ma indirizza la futura imprenditrice verso le soluzioni disponibili

Quindi riassumendo:

1. ENM è uno strumento che contribuisce a compensare il divario di genere esistente, nell'accesso al credito tradizionale.

2. Promuove lo sviluppo di specifici modelli e strumenti di microcredito in un'ottica di genere.

3. Valuta la performance sociale dei programmi rivolti alle donne.

4. Sensibilizza gli operatori del credito.

5. Fornisce un'informazione mirata al target femminile sugli strumenti microfinanziari.

6. Promuove una community di soggetti interessati al microcredito femminile.

7. Contribuisce alla formazione della cultura imprenditoriale e finanziaria femminili.

Cos'è il microcredito

Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico che permette l'accesso ai servizi finanziari alle persone in condizioni di povertà ed emarginazione. Il microcredito viene definito come "credito di piccolo ammontare finalizzato all'avvio di un'attività imprenditoriale o per far fronte a spese d'emergenza, nei confronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed economico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziario formale".
Nei paesi in via di sviluppo milioni di famiglie vivono con i proventi delle loro piccole imprese agricole e delle cooperative nell'ambito di quella che è stata definita economia informale. La difficoltà di accedere al prestito bancario a causa dell'inadeguatezza o della mancanza di garanzie reali e delle microdimensioni imprenditoriali, ritenute troppo piccole dalle banche tradizionali, non consente a queste attività produttive di avviarsi e svilupparsi libere dall'usura.
I programmi di microcredito propongono soluzioni alternative per queste microimprese e in un certo senso sono paragonabili ai prestiti d'onore.
In considerazione dell'efficienza dimostrata in moltissimi casi, le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2005 l'Anno Internazionale del Microcredito.
Negli ultimi anni, inoltre, sono in corso tentativi di diffusione del microcredito (con gli adattamenti opportuni) anche nelle economie avanzate a sostegno dei cosiddetti "nuovi poveri", cioè non solo coloro che nei paesi sviluppati vivono sulla soglia della sussistenza o al di sotto di essa e che possono trovarsi in gravi difficoltà di fronte a spese improvvise anche di piccola entità, ma soprattutto per la piccola impresa e gli artigiani che dai canali tradizionali non possono accedere e si devono rivolgere quindi al social lending o prestiti peer-to-peer. Questa area del microcredito può essere definita come sostegno al fabbisogno finanziario indistinto (oltre il 70% delle attività e dei programmi promossi). Sempre nell'ambito dei paesi sviluppati, esistono altre dimensioni sostenute dal microcredito: avvio e sostegno di attività economiche (oltre il 20% dei programmi promossi in Italia nel 2006 con una probabilità di restituzione del credito relativamente alta), definibile come "lotta all'esclusione finanziaria" sostegno durante gli studi universitari (9,5% dei programmi promossi in Italia nel 2006)

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