MICROCREDITO IN ROSA
DONNE E IMPRESA: corsa a ostacoli o specie protetta? Secondo uno studio del Parlamento Europeo del 2015, nel 2012 le donne rappresentavano solo il 29% dei 40,6 milioni di imprenditori dell'UE. In questo articolo si cerca di individuare le cause della scarsa presenza delle donne nell'imprenditoria, partendo dalle dichiarazioni delle istituzioni europee e delle organizzazioni internazionali circa la necessità di valorizzare e potenziare l'imprenditorialità femminile per una maggiore crescita economica del paese.
OLTRE GLI OSTACOLI DI GENERE: la microfinanza e l'accesso al credito Secondo lo European Startup Monitor (ESM) i Paesi a più alto tasso di startup femminili risultano essere la Svezia con il 33% e la Romania con il 28,1% da ciò si deduce che la ricchezza e il livello di innovazione del Paese non è l'unico parametro necessario che da l'impulso imprenditoriale alle donne. Esiste uno strumento di empowerment femminile che ha avuto risultati straordinari in alcuni paesi del mondo, si tratta del microcredito ed è ritenuto una grande opportunità per tutte quelle donne che vogliono riscoprire le proprie capacità professionali e ritrovare fiducia in sé stesse.
MICROFINANZA ROSA. Quanto incide l'economia al femminile sul Sistema Paese Le donne risultano essere le più affidabili nel processo di restituzione del credito e per questo sono diventate la base da cui si è sviluppata l'idea di Microcredito di Muhammad Yunus. Questo strumento ha permesso in alcuni Paesi in via di sviluppo un grande salto in avanti nell'uguaglianza di genere, ciò nonostante si assiste ad un lento decollo dell'uso dello strumento del microcredito da parte della popolazione femminile e le cause sono da ricercare nella scarsa educazione finanziaria delle donne e nell'eccessiva burocratizzazione del sistema di accesso al credito.
LA FATICA DELLE DONNE E LE CONQUISTE ECONOMICHE: obiettivo parità di genere
Parità di genere e crescita economica di un Paese sono strettamente connesse, ma per le donne affermarsi come imprenditrici ancora oggi rimane una fatica erculea a causa dell'eccessiva burocrazia, del sessismo e dei problemi legati alle opportunità di accesso al credito. Il dibattito sull'uguaglianza di genere resta acceso ovunque ma i risultati rimangono deludenti sopratutto in merito all'equità salariale e alle possibilità di accesso per le donne a posizioni dominanti in ambito politico-aziendale. L'obiettivo rimane dunque quello di rafforzare le competenze finanziarie del mondo femminile, superando così le disuguaglianze di genere REINVENTARSI NEL MONDO DEL BUSINESS
Miriam Bruera e Carolina Sassi sono delle business coach e hanno fondato la Pink Factory Academy un'accademia che aiuta le donne a realizzare il loro sogno di impresa attraverso lezioni frontali, esercitazioni pratiche e il supporto di esperti. Si tratta di un progetto di grande respiro che regalerà un effettivo e concreto aiuto alla sviluppo dell'imprenditoria femminile del nostro Paese. La Pink Factory Academy nasce proprio con l'intento di permettere alle donne di sviluppare tutto il loro potenziale, contribuendo così a migliorare anche la società in cui viviamo.
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