Giovanni Nicola Pes | Vice Segretario Generale ENM
Sono stati 40 anni di successi, fallimenti, sperimentazioni, a dar vita agli attuali modelli di microfinanza, così come si sono sviluppati nelle varie parti del globo. In particolare, dovendo drammaticamente semplificare, possiamo ritenere ancora valida la distinzione proposta tra due principali modelli: quello sociale (Europa centrale, Italia in testa) e quello orientato al business (Pvs, economie emergenti), in “Tassi di interesse ed interessanti paradossi, un’analisi comparativa” (G. N. Pes, 2008, Rapporto sul microcredito in Italia, Rubettino). Costretto ad individuare un comune denominatore tra questi modelli, lo vedo senza dubbio (con le dovute eccezioni) nel raggiunto e sempre più raffinato equilibrio tra sostenibilità (intesa come la capacità di un dato strumento di funzionare sulla base delle leggi del mercato, dunque per esempio in assenza di iniezioni di denaro pubblico) e impatto sociale (ovvero la capacità di riuscire a perseguire con successo gli obiettivi sociali).
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