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(DIRE-Notiziario settimanale Regioni)

Roma, 5 mag. - Fino a 25 mila euro per finanziare la propria idea, creare una start up o implementare il potenziale della propria impresa. Se il microcredito rappresenta oggi la formula magica che permette agli 'esclusi' di accedere a piccoli finanziamenti con la garanzia dello Stato, questo viene erogato dalle banche solo a patto che sussistano una serie di servizi ausiliari come il tutoraggio e il monitoraggio. Tra il 2011 e il 2014 in Italia sono stati erogati 370 milioni, di cui 277 per finalita' produttive. Di questo si e' discusso nel corso dell'incontro "Un modello per il microcredito", organizzato dall'Enm (Ente Nazionale per il Microcredito) che ha avuto luogo nella sala della Protomoteca del Campidoglio. Un appuntamento a cui hanno partecipato molti giovani, e durante il quale sono intervenuti esponenti dell'Enm e della Bcc di Roma, che ha contribuito a realizzare un modello di microcredito replicabile in tutto il territorio nazionale. Quest'ultimo e' composto da 4 passaggi: prenotazione garanzia e richiesta finanziamento; tutoraggio e invio valutazione; erogazione del finanziamento; monitoraggio. Quando un cliente richiede alla filiale in finanziamento di microcredito, l'operatore, effettuate le verifiche, inoltra all'Enm la richiesta di tutoraggio. È poi il tutor a incontrare il richiedente, verificare la fattibilita' dell'idea imprenditoriale, per poi occuparsi di terminare l'istruttoria e comunicare l'esito alla filiale. Perche' la differenza sostanziale tra un prestito e il microcredito, e' proprio il fatto che il beneficiario viene seguito e consigliato da esperti prima e dopo aver ottenuto il finanziamento. La formula e' virtuosa: tra il 2011 e il 2014 in Italia sono stati erogati 370milioni di euro, di cui 277 per finalita' produttive: ogni beneficiario ha generato in media 2,3 posti di lavoro per un totale di 34 mila posti. E dal 2015, grazie al fondo di garanzia istituito dal MiSe, il microcredito ha una capienza pressoche' illimitata, grazie ai circa 2mld di garanzia ordinaria e 500 di garanzia diretta. "La microfinanza nel nostro Paese, attraverso lo strumento pubblico dell'Ente nazionale per il Microcredito- ha spiegato il presidente dell'Ente, Mario Baccini- vuole colmare quel gap che c'e' tra il bisogno e la sua soddisfazione, cioa' tra di chi non ha garanzie reali ma attraverso la dignita' del proprio lavoro e delle proprie idee puo' diventare soggetto attivo del sistema economico".