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Crisi: Tajani, microcredito per il rilancio di giovani e immigrati

Roma – Uno strumento chiave per i giovani che hanno voglia
di innovare ma non i mezzi per sfruttarle e per facilitare
l’inclusione sociale delle comunità di immigrate in Italia e Ue.


Così il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani ha
sottolineato l’importanza della microfinanza e del microcredito come
fattore per la crescita.

Intervenendo al “II Forum Microfinanza e politiche dell’Unione
Europea” Tajani ha rimarcato il ruolo del microcredito per il lancio
delle start-up e il sostegno a chi “è alla ricerca di una seconda
opportunita”. L’obiettivo e’ favorire la crescita di piccoli e medi
imprenditori’ aiutando giovani, donne e immigrati. Ad oggi “il 27% del
microcredito riguarda le donne, il 21% gli immigrati e l’11% i
giovani”, ha ricordato il commissario Ue per l’Industria e
l’Imprenditoria guardando anche ai giovani delle Primavere arabe che,
se non aiutati, rischiano di “essere fagocitato in correnti
fondamentaliste ed estremiste”.

È il momento di lavorare “per la crescita altrimenti i sacrifici
richiesti ai cittadini italiani ed europei sarebbero stati inutili e
perniciosi”, ha sottolineato Tajani alle cui parole hanno fatto eco
quelle del presidente dell’Ente Nazionale per il microcredito, Mario
Baccini. Promuovendo “una via italiana al microcredito” che favorisca
l’inclusione sociale, Baccini ha sottolineato come, attraverso la
microfinanza, si “possa tradurre un messaggio sociale in possibilita’
di lavoro” svolgendo, in questo senso anche “attività di
cooperazione”.