“Il trasferimento di competenze per la pubblica amministrazione è il punto nodale per lo sviluppo delle politiche microfinanziarie e microeconomiche sul territorio ed in particolar modo nelle regioni obiettivo convergenza”, spiegaMario Baccini, presidente dell’Ente Nazionale microcredito. “Ad oggi, solo in Campania – ha aggiunto Baccini – abbiamo creato una rete di protezione sociale di circa 50 soggetti tra PA, Università, banche e intermediari finanziari, associazioni di categoria, no profit, camere commercio. Attraverso lo sviluppo di queste sinergie abbiamo la pretesa, come Ente nazionale, di dare corso alla via italiana al microcredito attraverso il progetto Capacity Building, partendo dalla Campania e dai suoi funzionari”.

Il progetto “Capacity Building” assume un ruolo strategico in seno allo sviluppo economico dell’Italia proprio in relazione al fatto che nel nuovo ciclo di programmazione dei fondi Fse, 2014-2020, sara data molta rilevanza proprio al microcredito. Il suo impiego, secondo la UE, rappresenta un valido sostegno non solo per la lotta alla povertà e all’esclusione, ma anche come soluzione per i piccoli imprenditori in crisi che non riescono ad ottenere credito dai canali tradizionali. “In questo senso il progetto Capacity Building è una iniziativa innovativa a livello nazionale che mira a rafforzare, a beneficio di tutti gli attori coinvolti nella programmazione e attuazione dei fondi europei, le competenze necessarie per l’utilizzo del microcredito e della microfinanza – dice Giovanni Nicola Pes, direttore progetto Capacity Building -. L’obiettivo è costruire un sistema nazionale strutturato e stabile nel tempo”.

Secondo l’assessore al lavoro ed alla formazione della Regione Campania, Severino Nappi, “c’è la possibilità di riaprire il microcredito in Campania e sarà sicuramente più stabile e forte grazie al lavoro di questo Ente nazionale”.